Barcellona: Climate Change & Biodiversity

Criticità

Le città di tutto il mondo stanno affrontando la sfida sempre più urgente di contrastare il crescente fenomeno del caldo estremo, fenomeno amplificato dalle isole di calore urbane. E con l'aumento di durata e intensità delle ondate di calore, le zone fortemente siccitose, nonché i malesseri e i decessi dovuti all'elevata temperatura, stanno crescendo in modo preoccupante, mettendo a rischio il benessere dell'intera comunità.

La nuova e avversa situazione climatica che si sta generando negli ultimi tempi implica dunque una migliore scelta di inedite specie arboree e di terreni che ne garantiscano una buona adattabilità. Ma la scelta di tali specie non deve essere frutto dell'offerta del momento o di decisioni meramente estetiche. Sono necessarie decisioni fondate su evidenze scientifiche. È dunque necessario disporre di dati che consentano di trarre conclusioni oggettive in grado di evidenziare quali specie arboree possano fornire le migliori soluzioni ambientali, e con quale impatto sull'ambiente urbano (migliore comfort termico, biodiversità...).

Per rispondere a tale emergenza, la Fondazione Capellino ha avviato dapprima il progetto a Firenze, nel 2022, rendendolo un modello replicabile in altre città del mondo. Si è poi avviata una collaborazione tra altre organizzazioni anche in Germania (Mannheim) e in Norvegia (Bergen), con l'obiettivo di scambiare conoscenze ed esperienze nelle aree di istruzione, politica e scienza nell'ambito delle EduNate Cities. Ma come replica del modello fiorentino, in collaborazione con il Comune di Barcellona, la Fondazione Capellino ha poi sviluppato anche un altro progetto volto a testare, nella metropoli catalana già considerata tra le 5 migliori smart cities del mondo, soluzioni verdi efficaci per le città del futuro.

Il progetto

 
Con Barcellona (in particolare con PARCS I JARDINS, istituto municipale del Consiglio Comunale), che è già particolarmente attenta all'adozione di soluzioni che favoriscano la biodiversità in città, la Fondazione Capellino ha ideato un progetto contro la siccità estrema nelle aree urbane. Questo progetto mira a utilizzare specie vegetali esotiche più resilienti alle condizioni climatiche estreme.
 
Il progetto, iniziato nel 2025 e che durerà quattro anni, coinvolgerà cinque aree urbane con diversi gradi di pressione ambientale. Verranno sperimentate specie arboree resilienti, come la Zelkova serrata e la Pistacia chinensis, per identificare le soluzioni più adatte a condizioni climatiche avverse.
 
Con il supporto dell'ente municipale Parcs i Jardins e la collaborazione di istituti di ricerca come il CREAF (catalano) e il CNR (italiano), verrà dunque testato l'uso di queste specie in diverse aree, garantendo validità scientifica alle conclusioni. Si monitoreranno diversi parametri tra cui irrigazione, qualità del terreno, salute delle piante e microclima urbano. L’obiettivo è sviluppare una base di dati scientifici che permetta di orientare le scelte di piantumazione in città, promuovere un ambiente urbano più resiliente e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il progetto si ispira a un approccio multivariabile, simile a quello già adottato a Firenze.

Barcellona, già all’avanguardia nell’adozione di soluzioni per la biodiversità urbana, rappresenta quindi il contesto ideale per sperimentare un tale e replicabile approccio scientifico per affrontare la crisi climatica in atto. Il futuro delle nostre città dipende da decisioni ponderate che tengano conto di un clima che cambia.
 

Durata: 4 anni, dal 2025.

Luoghi: 5 diverse location con diversi gradienti di pressione urbana (4 su vie urbane critiche a copertura della città e una in "vivaio" di zona collinare di prossimità, per raccogliere dati da ambienti opposti e rappresentativi).

Terreno: Utilizzo di due tipi di terreno diversi.

Alberi: Valutazione di 10 alberi per ciascuna delle 5 location, per un totale di 50 unità.

Specie utilizzate: Studio di Zelkova serrata e Pistacia chinensis (da confermare).

Misurazioni: Dati rilevati almeno due volte l'anno attraverso una variegata strumentazione.

Monitoraggio:

  • Frequenza e quantità di irrigazione.

  • Caratterizzazione geomorfologica dei luoghi.

  • Biblioteca spettrale.

  • Microclima e qualità dell'aria.

  • Stato di salute degli alberi.

  • Misurazione dei parametri dell'impianto.

Obiettivi:

  • Conoscere l'evoluzione degli alberi e la loro interazione con l'ambiente.
  • Identificare le specie e i substrati del suolo più adattabili e resilienti per l'ambiente urbano di Barcellona.
  • Studiare l'impatto degli alberi sulla regolazione climatica e ambientale urbana, dunque soluzioni migliorative del benessere cittadino.
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Dati di progetto

 

cal

DURATA

2025-2028

invest

NOSTRO INVESTIMENTO

€ 209.161,00