Life Wolfalps EU
Criticità
Una persecuzione continua ha portato all’estinzione del lupo sulle Alpi italiane all’inizio del XX secolo.
Solo nel 1977 tali pratiche sono state rese illegali e nelle Alpi Occidentali, a partire dagli anni ‘90, si è assistito a un lento recupero della specie con trend positivo: qui nel 1996-97 sono stati documentati i primi branchi transfrontalieri tra Italia e Francia.
L’area alpina italiana è importante come luogo di ricongiungimento tra la popolazione di lupo appenninica italiana e quella delle Alpi Dinariche. Le interazioni tra la presenza del lupo e l’attività di allevamento sono da sempre origine di conflitti: è di fondamentale importanza investire localmente su sistemi di prevenzione degli attacchi al bestiame e supportare il lavoro degli allevatori per promuovere la coesistenza tra lupo e attività umane.
Area di intervento
Il progetto ha coinvolto l’intero ecosistema alpino, sia dove il lupo è presente da oltre vent’anni (Alpi Occidentali), sia dove il processo di ricolonizzazione è agli inizi (Alpi Centrali e Orientali), in 4 dei 7 Paesi alpini: Italia, Francia, Austria e Slovenia. Interviene inoltre nell’area dell’Appennino Ligure-Piemontese, corridoio ecologico fondamentale per la popolazione alpina di lupo.
L’area di progetto in Italia ha compreso l’intero territorio alpino: una vasta area di circa 1.200 km di lunghezza, con una superficie che si aggira sui 51.941 km2, pari a circa il 27% della superficie totale delle Alpi. L’area di progetto in Italia si estende all’interno dei confini di sette regioni, la cui componente montana varia dal 100% della Valle d’Aosta al 29% del Veneto. Inoltre nella parte occidentale dell’area, vista la recente espansione della specie anche nelle zone di collina e pianura, il progetto ha interessato anche l’intero territorio regionale ligure-piemontese.
Intervento
ll Life WolfAlps EU è stato un progetto europeo che è rientrato nell’ambito della programmazione LIFE 2018 “Natura e biodiversità”. Ha avuto l’obiettivo di lungo periodo di migliorare la coesistenza tra uomo e lupo sull’arco alpino (mitigando il conflitto), attraverso azioni coordinate in Italia, Francia, Austria e Slovenia per ridurre l’impatto della specie sull’allevamento, stabilire un equilibrio fra mondo della caccia e presenza dei predatori, contrastare il bracconaggio e diffondere un’informazione corretta e basata su dati scientifici.
La Fondazione Capellino è intervenuta come primo finanziatore, dopo l’unione Europea, con un budget di €600.000: www.lifewolfalps.eu/cofinanziatori/
Inoltre un accordo integrativo tra il Life e Almo Nature ha previsto da parte di quest’ultima anche la fornitura di crocchette per i cani antiveleno che operano sulle Alpi. Per approfondire guarda il video
Alcune delle attività del progetto, a cui la Fondazione Capellino ha destinato il suo contributo, sono state:
- Misure contro il bracconaggio e per il controllo delle esche avvelenate
- Mitigazione del conflitto uomo-lupo nelle aree hotspot tramite squadre di emergenza per la prevenzione delle predazioni in alpeggio: valutazione danni, sistemi di prevenzione, mediazione, controllo del lupo
- Riduzione della frammentazione dell'habitat e la mortalità causata dal traffico veicolare attraverso il recupero di aree particolarmente problematiche (sink areas)
- Monitoraggio dello status della popolazione di lupo a livello alpino
- Controllo dell’ibridazione lupo-cane e recupero dei lupi feriti: individuazione e controllo nel corridoio ecologico appenninico e sulle Alpi
- Coinvolgimento attivo delle nuove generazioni ed educazione / sensibilizzazione dei turisti e della collettività nella conservazione della specie
La playlist completa di questi video si può vedere qui.
Per saperne di più:
www.lifewolfalps.eu/cofinanziatori/fondazione-capellino/
www.lifewolfalps.eu/
I nostri partner
APAM-Aree Protette Alpi Marittime, Coordinatore di progetto. Coinvolge 20 enti in Italia, Francia, Austria e Slovenia.
Si tratta di una squadra europea al lavoro sulla coesistenza tra lupo e attività umane sulle Alpi, oltre i confini nazionali, di cui APAM è il capofila. L’Ente di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime comprende due Parchi e otto Riserve naturali. Una vasta e complessa rete ecologica da tutelare: il Parco Naturale delle Alpi Marittime e il Parco Naturale del Marguareis. Un mosaico di territori, localizzati in un’ampia area che si estende dalle Alpi alla pianura e fino alla Langa, interessando 17 Comuni.
Dati di progetto
DURATA 5 anni (01/09/2019 – 30/09/2024,3 già implementati) |
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NOSTRO INVESTIMENTO €11.939.693 (di cui 7ML€ da UE, e €600.000,00 di Fondazione Capellino) |