Restoring Biodiversity
La dimensione degli habitat naturali e la loro trasformazione in riserve integrali di biodiversità, cioè con una presenza umana minima e di impatto trascurabile, è un fattore determinante per la salvaguardia della biodiversità e lo stop alla sua costante perdita, che si registra anno dopo anno.
Più gli habitat sono estesi e più sono vitali, meno l’uomo si intromette e più prosperano nel tempo.
L'Europa ha varato la Nature Restoration Law, strumento per il ripristino e la conservazione degli habitat europei. Ciò, seppur non dichiaratamente voluto, indurrà probabilmente una diminuzione della produzione agricola e di carne in Europa, con conseguente indirizzo della domanda verso aree del mondo che deforestano per corrispondere alla domanda interna e corrispondere al trading mondiale delle derrate alimentari.
Cosa fare? Dobbiamo rivedere modelli economici e di comportamento: non c'è alternativa a ciò.
Un obiettivo immediato
Fermare il consumo diretto degli HABITAT e la loro frammentazione, collegando gli habitat rimasti con dei corridoi ecologici che, ripristinando la connettività, inducano un rafforzamento di tutte le forme di vita, diverse da quella umana, dai mammiferi ai batteri.
L'obiettivo a lungo termine
Come indicato da E. O. Wilson, comprendere che la sopravvivenza della specie umana dipende dalla condivisione che faremo del pianeta Terra con le altre forme di vita. Mettiamo un limite alla nostra crescita demografica, un limite all'occupazione di nuove terre prese alla biodiversità, riserviamo il 50% del pianeta alle altre vite. Sviluppiamo corridoi ecologici che colleghino fra di loro gli habitat frammentati.