IL PROGETTO

Le azioni di conservazione del progetto lavorano in sinergia con altri programmi di tutela attivati dal Centro Emys Piemonte e dall’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese, con le seguenti finalità:

- Ricostituire una colonia di testuggine palustre europea che possa mantenersi nel tempo in un’area da cui la specie risulta scomparsa in tempi storici;

- Rafforzare una popolazione attualmente esistente, ma con evidenti criticità;

- Convertire un’area, attualmente a uso agricolo, in un’area umida permanente (acquisto terreni a carico dell’Ente Parco, ripristini ambientali a carico del progetto Life URCA) all’interno della ZSC delle Paludi di San Genuario e San Silvestro;

- Migliorare l’habitat nella zona di “Sponde fluviali di Palazzolo Vercellese”, con sistemazione dell’habitat terrestre come sito di deposizione.

Le due aree di riferimento per le operazioni di ripopolamento ricadono all’interno della ZSC Paludi di San Genuario e San Silvestro e dei confini del Parco Regionale del Po piemontese, nel biotopo “Sponde fluviali di Palazzolo Vercellese”. In entrambi i biotopi si interverrà con opere di miglioramento dell’habitat.

Il programma di allevamento e rilascio

Il progetto prevede vari passaggi che porteranno al rilascio in natura di numerosi esemplari di testuggine palustre. I vari step del progetto prevedono, tra l’altro: l’allevamento e la gestione degli esemplari riproduttori, il monitoraggio delle deposizioni, l’incubazione delle uova, la stabulazione delle piccole testuggini in laboratorio, l’allevamento e la gestione dei giovani nella nursery esterna, il rilascio in natura e il monitoraggio degli animali. Sono previsti 3/4 anni di rilasci presso il sito di Palazzolo Vercellese, per un totale di circa 105-110 individui, e un totale di altri 30-40 da liberare presso l’area di S. Genuario, in uno o due anni a seconda della disponibilità di testuggini.

Partner e soggetti coinvolti

Il progetto è a cura del Centro Emys Piemonte – Eleade soc. coop. a r.l. con il supporto economico della Fondazione Capellino, in collaborazione con l’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese, Parco Villa Pallavicino e il progetto Life Urca Proemys.