Torre Rondonara di Savi
I rondoni: acrobati dell’aria e sentinelle della biodiversità
I rondoni sono veri maestri del volo, instancabili viaggiatori che ogni anno, prima della primavera, partono dalle foreste africane per raggiungere l’Europa e l’Asia, affrontando distanze incredibili per un animale che pesa pochi grammi.
Evoluti quasi esclusivamente per volare, trascorrono gran parte della loro vita in aria: mangiano, dormono e percorrono migliaia di chilometri senza mai posarsi. Ma non sono solo meraviglie della natura—sono anche preziosi alleati dell’uomo, contribuendo, insieme a rondini e pipistrelli, a controllare le popolazioni di zanzare e altri insetti nelle nostre città.
Quando arrivano alle nostre latitudini, si fermano solo il tempo necessario per costruire il nido, deporre le uova e allevare i piccoli, prima di ripartire per un nuovo viaggio.
Una specie straordinaria, ma sempre più a rischio
Il rondone, noto come “acrobata dell'aria”, si posa solo per nidificare, scegliendo quasi sempre lo stesso nido.
Sebbene in Italia non sia ancora inserito nella Lista Rossa Nazionale, è considerato una specie sentinella e a rischio, soprattutto a livello europeo. È inoltre protetto dalla legislazione venatoria, che vieta la distruzione dei nidi e l’uccisione dei nidiacei.
Tuttavia, la perdita dei siti di nidificazione dovuta a ristrutturazioni, demolizioni e rifacimenti di edifici rappresenta una delle principali minacce per la specie. Nelle città, i rondoni faticano sempre più a trovare luoghi adatti alla nidificazione, e questo mette sempre più a rischio la loro sopravvivenza.
Proteggere i rondoni significa garantire loro spazi sicuri per continuare a volare, nidificare e svolgere il loro ruolo negli ecosistemi urbani.
IL PROGETTO
Recuperare la Torre Rondonara di Canevara
La Fondazione Capellino sostiene il Progetto di recupero della Torre Rondonara di Savi 1827, in linea con la sua missione di tutela della biodiversità.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Briciole sul Sentiero APS, ha l’obiettivo di ripristinare la Torre nelle sue condizioni originarie, esclusivamente per favorire lo sviluppo della colonia di rondoni nelle 150 celle nidificatorie intramurarie presenti.
Un monumento vivo per la biodiversità
La Torre Rondonara di Canevara (MS), con i suoi nidi artificiali risalenti al Seicento e Settecento, ha rappresentato per secoli un importante sostegno alla crescita delle colonie di rondoni.
Citata da Paolo Savi nella sua Ornitologia Toscana (1827), la torre si erge su una roccia sopra il torrente Frigido, isolata dal paese. Ancora in buone condizioni, costituisce oggi un’eredità unica, ideale per reinsediare una colonia di rondoni, specie in declino in tutta Europa.
Grazie a questo progetto, la Torre potrà diventare un “monumento vivo”, simbolo delle numerose rondonare del Centro-Nord Italia, molte delle quali sono oggi in rovina.
Partner del progetto
Il recupero della Torre Rondonara di Canevara è reso possibile grazie alla collaborazione tra:
- Fondazione Capellino, che finanzia il progetto nell’ambito di Habitat & Biodiversity Corridors
- Associazione Briciole sul Sentiero APS, promotrice dell’iniziativa
- Enti locali e comunità, impegnati nella valorizzazione del territorio
Grazie a questo impegno congiunto, la Torre potrà tornare a essere un rifugio sicuro per i rondoni e un punto di riferimento per la conservazione della fauna.


Dati di progetto
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NOSTRO INVESTIMENTO xxxxxxxxxxx |