Modelli di misurazione dell’impatto delle attività umane sulla biodiversità

Nasce l’idea

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)  ha finanziato nel 2022 la nascita di un centro nazionale di ricerca scientifica di eccellenza dedicato alla biodiversità, il National Biodiversity Future Center visita il sito.


Il centro è coordinato dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e aggrega le eccellenze della ricerca scientifica italiana, con la finalità di supportare interventi operativi volti a monitorare, preservare e ripristinare la biodiversità negli ecosistemi marini, terrestri e urbani nonché a valorizzare la biodiversità e renderla un elemento centrale su cui fondare lo sviluppo sostenibile.


L’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa è coinvolto nello Spoke 7 – Biodiversity and society, e in particoalre nel Task 7.5.6 dedicato all’impatto delle attività umane sulla biodiversità, con l’obiettivo di definire modelli applicativi per le imprese utili a misurare l’impatto sulla biodiversità delle loro attività, sotto la responsabilità del Prof Lino Cinquini.


La creazione di partnership pubblico-provato, declinata in percorsi di co-progettazione dei modelli accademici in collaborazione con gli stakeholder è un tratto distintivo del NBFC: da qui nasce il primo contatto con la Fondazione Capellino.

Si consolida il progetto

Il felice incontro tra il team di Sant’Anna e la Fondazione Capellino si sviluppa nel tempo, a partire da metà 2022, con risultati interessanti sia dal punto di vista accademico che della vita d’azienda.


Fondazione Capellino partecipa direttamente alla creazione del modello di analisi degli impatti sulla biodiversità da parte delle imprese lungo tutta la catena del valore (a monte e a valle) e, attraverso Almo Nature, alla sua successiva sperimentazione.


Le tappe principali dello sviluppo del modello sono:

  • primo anno (2023): definizione del modello a cura del team Sant’Anna (coordinato dal prof Lino Cinquini) con Fondazione Capellino;
  • secondo anno (2024): prima sperimentazione del modello su Almo Nature e successivamente su alcune altre aziende che nel frattempo hanno manifestato interesse a partecipare al percorso (in particolare Alce Nero e AltroMercato);
  • terzo anno (2025): diffusione del modello, attraverso seminari, eventi, articoli scientifici.

Dati di progetto

 

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DURATA

Dal 2023