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A partire da gennaio 2022, Fondazione Capellino e la fondazione inglese Blue Marine Foundation hanno inaugurato una nuova partnership per l’avvio di un triplice progetto biennale che vedrà protagoniste tre Aree Marine Protette (AMP) sarde: Capo Carbonara (Villasimìus), Capo Caccia (Isola Piana) e l’Isola Asinara. Scopo dell’iniziativa è ampliare e migliorare l’efficacia di gestione delle singole AMP promuovendo la conservazione di habitat cruciali e specie vulnerabili, secondo le attuali linee guida europee (Direttiva Habitat 92/43 CEE) e gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Ogni intervento è sito-specifico, e ambisce a sviluppare azioni concrete e irreversibili per tutelare le meraviglie sommerse del mare sardo, in preoccupante regressione. In particolare:  

 

  • AMP Capo Carbonara (Villasimìus):
    Recupero e smaltimento degli attrezzi da pesca abbandonati (ALDFG – Abandoned, Lost, or Discarded Fishing Gear), trappole mortali per gli organismi marini, all’interno della zona A (strictly protected), per ripristinare l’habitat a coralligeno e a posidonia (specie marine protette o in preoccupante regressione) e per salvaguardare il cuore dell’AMP, che verrà permanentemente ampliata da 14.360 a 20.000 ettari circa. Intervento di €74.000,00 su 2 anni. Dr. Fabrizio Atzori Direttore AMP, specializzato in Biologia Marina.

 

  • AMP Capo Caccia (Isola Piana):
    Per tutelare il coralligeno limitrofo, la biodiversità di specie marine protette a rischio di estinzione (e.g. riccio diadema, tritone gigante, dattero di mare, ciprea porcellana, etc.) e almeno 5 habitat considerati cruciali per l’UE, si installerà un sistema di quattro linee di ormeggio intelligenti davanti al complesso di grotte marine più grande d’Italia (oltre 100), e si garantirà una maggior regolamentazione dell’attività subacquea ricreativa nell’area. Intervento di €20.000,00, su 1 anno. Dr. Mariano Mariani Direttore AMP, e del Parco Speciale di Porto Conte.

 

  • AMP e Parco Nazionale dell’Asinara, raro caso di parco unito ad un’AMP:
    Oltre a specie a rischio, nell’area sono presenti mammiferi e cheloni marini inclusi nella Lista Rossa IUCN (e.g. delfini tursiopi, balenottere, tartarughe Caretta caretta). Si attuerà una revisione del piano di gestione della pesca e si avvierà l’iter istruttorio per proporre l’aggiornamento dei principali strumenti di gestione, regolamento e disciplinare integrativo, valutando anche la possibilità di una gestione condivisa dell’intera area ZSC (zona di conservazione speciale). L’ampliamento perpetuo dei confini dell’area marina protetta da 11.000 a 17.000 ettari circa, inoltre, permetterà il recupero dell’habitat per le molte specie autoctone, nonché il mantenimento dell’importante biodiversità. Intervento di €50.000.00, su 2 anni. Dr. Vittorio Gazale Direttore AMP, e del Parco Nazionale.

 


Blue Marine Foundation (BLUE) è una fondazione inglese vocata alla promozione di Aree Marine Protette, a sviluppare modelli di piccola pesca responsabile, ripristinare habitat marini e connettere le persone e le nuove generazioni al mare, promuovendone la conoscenza e il rispetto.


Per saperne di più: Blue Marine Foundation

Questa è la
Reintegration Economy

Tutto ciò che hai letto in questa pagina è reso possibile dalla Reintegration Economy. Un modello economico nuovo: prevede che la proprietà e il 100% dei ricavi di un’azienda (da cui sottrarre i costi, gli investimenti e le tasse) non siano un beneficio per pochi ma a disposizione di tutte le specie viventi e della loro casa comune che è il Pianeta.

 

Questa azienda è Almo Nature, 100% proprietà della Fondazione Capellino.

 

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